Come scegliere un cucciolo di Bulldog inglese
Quando si decide di accogliere in casa un cucciolo di bulldog inglese, si hanno a disposizione diverse opzioni. Alcune comportano evidenti vantaggi dal punto di vista economico mentre altre offrono maggiori garanzie. Come fare la scelta giusta? Per rispondere è necessario anzitutto passare al vaglio le varie soluzioni disponibili, prendendo in considerazione i pro e i contro. In questo articolo vedremo quali sono i fattori che possono determinare la scelta di un esemplare di bulldog inglese.
A chi rivolgersi quando si sceglie un cucciolo di bulldog inglese
Come già accennato, chi vuole prendere un bulldog inglese (o un cane di qualsiasi altra razza) può scegliere tra diverse opzioni: i soggetti privati e gli allevatori specializzati.
Come scegliere a chi rivolgersi? Molto dipende da fattori ben precisi, quasi sempre di carattere personale, a partire dal budget di spesa a propria disposizione. In secondo luogo, non meno importante è l’approccio alla detenzione di un cane di razza, dalle caratteristiche psicofisiche ben precise. Gli appassionati non mancano di certo ma sono sicuramente meno coloro i quali hanno ben chiare quali siano le esigenze di un bulldog inglese, in relazione al sesso, l’età e le varie fasi della crescita. In altre parole, chi vuole allevare un cucciolo ‘a regola d’arte’, dovrebbe rivolgersi ad allevatori specializzati.
Prendere un cucciolo di bulldog inglese da un privato: pro e contro
Quando ci si affida ad un privato per prendere un cucciolo di bulldog inglese, è bene tenere presente cosa prevedono le normative in vigore per quanto riguarda la cessione e la vendita degli animali di compagnia.
Il trasferimento della proprietà di un cane, è possibile se il cucciolo ha almeno due mesi di vita e se l’esemplare è registrato presso l’anagrafe canina. La cessione va comunicata, entro trenta giorni, al Servizio Veterinario presso il quale l’animale risulta iscritto. Di conseguenza, un esemplare non identificato non può essere ceduto, neanche gratuitamente.
Un privato può vendere un cucciolo di bulldog inglese?
Per quanto riguarda la vendita, il discorso è leggermente diverso. Un privato può vendere un cucciolo di bulldog inglese ma solo se l’animale:
- È dotato di microchip identificativo;
- Ha le certificazioni sanitarie in regola;
- Ha il proprio pedigree, rilasciato dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana.
Fatta questa premessa normativa, vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi da considerare quando ci si rivolge ad un privato. Un vantaggio potrebbe essere il costo inferiore a discapito della profonda conoscenza e selezione della razza. Spesso cucciolate di questo tipo sono fatte tra privati senza alcuna esperienza, ma soprattutto senza aver eseguito test sulle malattie genetiche.
Il vantaggio di affidarsi ad un allevamento specializzato
La scelta più sicura, quando si decide di acquistare un cucciolo di bulldog inglese, è quella di affidarsi ad un allevamento specializzato sulla razza. A fronte di un esborso economico maggiore l’acquirente ha la certezza di acquistare un esemplare di qualità, ricevendo le opportune garanzie circa la genealogia e i trattamenti medico-veterinari ricevuti dal cucciolo.
I cuccioli di bulldog inglese d’allevamento nascono dall’accoppiamento di due esemplari individuati attraverso un accurato processo di selezione. La selezione può essere garantita solo dal pedigree, il documento rilasciato dall’ENCI contenenti informazioni genealogiche dell’esemplare. Per questo, è bene rivolgersi ad allevatori specializzati, ossia quelli che hanno ottenuto riconoscimento da parte dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana.
Acquistare un cucciolo di bulldog inglese rivolgendosi ad un allevamento specializzato offre un altro vantaggio, riguardante la sfera medico-veterinaria. Gli allevatori certificati come Darwinbulldogs, infatti, forniscono riscontri affidabili circa lo stato di salute dei propri esemplari. Viene garantita l’esenzione da patologie cardiache, una delle patologie che colpisce maggiormente il bulldog inglese. Dal punto di vista pratico, solo un allevamento certificato è in grado di fornire riscontri affidabili.
Ad ogni modo, prima di rivolgersi ad un allevamento, è consigliabile verificare che sia effettivamente riconosciuto dall’ENCI. . L’iscrizione al Registro dei riproduttori selezionati dell’ENCI, pur non essendo un requisito obbligatorio, rappresenta di certo un valore aggiunto ed una ulteriore garanzia per quanto riguarda la qualità degli esemplari.